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20 Settembre 2024Come costruire una strategia di employer branding efficace per attrarre la Gen Z: flessibilità, valori aziendali e benessere al centro
La nuova generazione di lavoratori, la Gen Z, sta trasformando radicalmente il mondo del lavoro e, con esso, l’importanza dell’employer branding. Secondo il World Economic Forum, la Gen Z, ossia i nati tra il 1996 e il 2010, rappresenterà il 27% della forza lavoro nei paesi dell’OCSE entro il 2025. Nei cinque anni successivi, le generazioni Y e Z insieme raggiungeranno quota 75% dei lavoratori.
Per attrarre i giovani talenti, le aziende devono ora adattarsi alle nuove priorità di questa generazione, che non si limita più a valutare solo lo stipendio e la sicurezza lavorativa. Oggi, temi come valori aziendali, impatto sociale, sostenibilità e flessibilità sono centrali per il processo decisionale della Gen Z.
XCC si è distinto per aver dato un grande contributo sul tema ESG e per le iniziative di volontariato condotte anche a livello EMEA. Per tale ragione, siamo stati premiati a Milano dal nostro partener Salesforce per l’impegno nei confronti dell’uguaglianza, della diversità e dello sviluppo sostenibile, specialmente grazie alle azioni di volontariato, anche per il coinvolgimento attivo nell’attrarre e formare costantemente nuovi talenti come con la Salesforce Academy in Basilicata. A ricevere il riconoscimento sono stati i Co-founder di XCC Giuseppe Catapano e Daniele Di Martino.
Promossa una cultura aziendale sana e trasparente
Secondo recenti studi, il 50% dei lavoratori preferisce aziende che favoriscono la collaborazione e hanno un impatto positivo sulla società oltre a scegliere un ambiente lavorativo che offra la flessibilità necessaria per coltivare interessi e progetti personali.
Questa tendenza non diminuisce l’impegno lavorativo della Gen Z, ma rappresenta il nuovo paradigma lavorativo che pone l’individuo e la sua qualità della vita al centro. In primo piano la realizzazione personale e professionale caratterizzata da una reale possibilità di avanzamento se non si vuole incentivare la fuga dei cervelli. Per la prima volta le aziende dovranno dimostrare di mettere il professionista al centro oltre comunicarlo.
Le aziende devono quindi coltivare una cultura aziendale sana e trasparente, comunicando i propri valori in modo efficace. La reputazione di un’azienda come datore di lavoro diventa essenziale per attrarre e trattenere questi talenti, che tendono a informarsi su più fronti per comprendere meglio l’ambiente di lavoro prima di candidarsi.
In questo scenario, costruire una strategia di employer branding solida diventa cruciale. Non si tratta solo di migliorare l’immagine aziendale, ma di creare una connessione autentica con i dipendenti, trasformandoli in veri e propri ambasciatori del brand. Una buona esperienza lavorativa porta, infatti, a una maggiore motivazione e produttività, oltre che a una riduzione del turnover, migliorando così anche i costi di reclutamento e formazione.
Una duplice sfida
Per le aziende, la sfida è duplice: saper raccontare la propria storia in modo autentico e coerente e adattarsi alle esigenze di una forza lavoro in rapida evoluzione. Solo in questo modo sarà possibile attrarre i migliori talenti e mantenere un vantaggio competitivo sul mercato.
Secondo l’Employer Brand Research 2024 di Randstad, la Gen Z ricerca nelle aziende principalmente: un equilibrio tra vita privata e lavoro (64%), un ambiente di lavoro piacevole (61%), equità (59%), avanzamento di carriera (58%), retribuzione & benefit (55%) e la sicurezza sul posto di lavoro (53%).
Inoltre, la Gen Z è la generazione più propensa a cambiare lavoro (17%), insieme ai Millennials, spinta soprattutto da stipendi insufficienti e mancanza di opportunità di crescita. La flessibilità, soprattutto con il lavoro da remoto, è diventata fondamentale per questa generazione, poiché la vedono come sinonimo di maggiore produttività e benessere mentale.
Le aziende ancorate a obsolete pratiche lavorative o che non rispettano l’ambiente e l’individuo usciranno ben presto dal mercato di riferimento. Le strategie di employer branding devono mirare alle necessità e alle aspettative dei giovani lavoratori, formulare un’offerta che soddisfi le loro aspirazioni, come il progresso professionale, la flessibilità lavorativa e un clima aziendale inclusivo.
<<Le aziende al giorno d’oggi devono saper parlare alla Gen Z, i giovani professionisti cercano aziende che siano autentiche, che abbiano una responsabilità sociale solida e che favoriscano un equilibrio vita professionale/privata, aziende veloci nel capire e inglobale i cambiamenti tecnologici, pronte ad affrontare nuove sfide>> commenta la nostra Eugenia Maria Messeri, Talent Acquisition & Talent Development Manager. XCC si impegna quotidianamente per garantire una flessibilità lavorativa ai propri Consultant, mental health e well-being; volontariato aziendale, politiche di diversità ed equità per attrarre e trattenere i nostri giovani talenti. Lavora con noi!