Classe 1994. Solare, curiosa, testarda e inguaribile romantica, forse mi definirei così.
Nasco in una famiglia di commercianti, mamma veneta e papà marchigiano. Fin da piccolissima il mio impatto con il mondo del lavoro è stato tramite contatto diretto con il cliente. Ho sempre amato interfacciarmi con il mondo esterno per imparare dagli altri: ogni persona che incontriamo rappresenta un’opportunità per apprendere qualcosa di nuovo e fare esperienza di situazioni che magari non vivremo mai.
La parlantina non mi è mai mancata, tanto che mia nonna mi ha sempre definita “bagajòn” ossia chiacchierona.
Grazie alla laurea in matematica mi sono avvicinata al mondo dell’insegnamento e del digitale approdando alla consulenza.
Amo lavorare con leggerezza, ragion per cui, cerco sempre di costruire un’ambiente sereno con i colleghi e i superiori. Un sorriso può rendere tutto migliore.
Mi sono avvicinata al mondo del digitale in età universitaria e terminati gli studi ho deciso di iscrivermi ad un corso di programmazione Java per comprendere se potesse fare per me.
Sono rimasta molto affascinata dalla programmazione ma ho presto capito che il retaggio del commerciante mi portava a voler continuare ad avere rapporto con i clienti. L’amore per i due mondi mi ha portata ad approdare in consulenza (e successivamente in XCC) come Business Analyst.
Se ci penso è un ruolo che include tutto quello che mi piace e che ho sperimentato precedentemente: rapporto con il cliente, nozioni tecniche ed insegnamento.
Nel nostro campo bisogna essere sempre proattivi, non stancarsi mai di imparare e di migliorarsi.
L’ambiente in cui si lavora aiuta a rendere tutto questo più semplice, quindi, credo che il team building sia di vitale importanza per permettere a tutti di lavorare nelle migliori condizioni e dare il meglio di sé.
La matematica mi ha sempre affascinata e da buona curiosa volevo capire il perché. Il cervello delle donne viene spesso additato come “emotivo” più che “logico”. Purtroppo, quello che spesso sfugge, è che siamo logica ED emotività allo stesso tempo; una caratteristica non toglie nulla all’altra.
Anzi, spesso, la competa.
Che perdono molto. Come ho detto sopra la mente di una donna è un continuo bilanciare la parte razionale e la parte emotiva. Avere una donna ai vertici può portare ad aprire nuovi orizzonti e nuove prospettive: i nostri clienti sono esseri umani; quindi, anche il rapporto interpersonale (sempre con professionalità) e la trasparenza sono punti importanti per cogliere nuove opportunità.
Siate curiosi e propositivi sempre. Questo lavoro è un viaggio fatto di conoscenza e sfide, non abbattetevi e imparate dai vostri errori.
Ho lavorato su SFDC fin dall’inizio e quello che mi ha subito colpito è la possibilità che offre alle aziende, di entrare in contatto con gli interessi del cliente finale per seguirlo e “coccolarlo” il più possibile.
Un’azienda che sceglie Salesforce , decide di mettere il cliente al centro e questo indubbiamente porta alla crescita aziendale e alla customer satisfaction a cinque stelle.
Credo sia importantissimo dare ai ragazzi la possibilità di conoscere questo mondo. Spesso a scuola e all’Università si parla solo di linguaggi di programmazione e mai delle piattaforme o delle infinite possibilità che ne derivano. L’Academy fa proprio questo: mostra ai giovani come possono sfruttare ciò che hanno studiato per proiettarli in un mondo del lavoro più concreto. Da ex studentessa penso sia fondamentale perché mentre si studia spesso si perde di vista l’utilità di ciò che ci stanno insegnando.
Non si può scegliere di non farne parte. L’evoluzione digitale è intorno a noi e la tecnologia fa passi da gigante ogni giorno. Da millenial quale sono, ricordo benissimo l’avvento dei primi social e come si è passati, per esempio, dagli SMS a Whatsapp. La Digital Transformation è l’equivalente aziendale: un modo per migliorare e monitorare le prestazioni aziendali rimanendo in contatto con il cliente finale. Se si vuole essere competitivi è una scelta quasi obbligata.