2022: inizia il nuovo anno per XCC
4 Gennaio 2022Salesforce in tutte le classifiche
19 Gennaio 2022Negli Stati Uniti la chiamano “The Great Resignation”. Una conseguenza della pandemia che ha rimodellato le priorità dei professionisti e convinto molti a trovare il proprio balance. XCC fortifica l’organico con una nuova e importante figura HR
Non è facile raggiungere il proprio work-life balance specialmente in era Covid-19, in cui le imprese sono state chiamate a innovare, digitalizzare, massimizzare la produttività e creare nuovo valore. Il tutto riducendo rischi e valorizzando la sicurezza, contribuendo in modo attivo alla comunità, specialmente con azioni sostenibili e sociali. Dall’altro lato, dagli uffici alle fabbriche, i dipendenti insistono per una retribuzione più elevata, orari più flessibili, maggiori benefici e un trattamento migliore. E se i loro capi non possono o non sono disposti ad accogliere tali richieste, molte persone scioperano, lasciano il lavoro o cercano altrove un lavoro più gratificante. Da qui parte la grande fuga dal posto di lavoro: “The Great Resignation”.
Ricalibrare l’equilibrio tra lavoro e vita privata come imperativo, priorità allo scopo rispetto al guadagno
Questa è diventata l’era della “The Great Resignation”, così denominata dal professore della Texas A&M University di Houston, Anthony Klotz. Nell’aprile 2021, analizzando i dati del Bureau of Labor Statistics, il docente ha registrato un picco di dimissioni volontarie, una conseguenza della pandemia oppure del “burnout”, o semplicemente ha convinto molti a ridisegnare le proprie priorità e valori.
Il fenomeno non è solo oltreoceano. In Italia tra aprile e giugno 2021 sono state registrate 484mila dimissioni, “The Great Resignation” in aumento del 37% rispetto ai primi mesi dell’anno mentre da luglio a settembre sono aumentate a 524mila. In definitiva, otto italiani su dieci (ossia l’82,3%) ritengono di meritare di più dal lavoro e il 65,2% dalla propria vita in generale.
Modera Human Resource
In questo ambiente, spesso teso, riescono a moderare spazi e tempi le figure professionali di Risorse Umane consapevoli che il Covid-19, quanto le questioni sociali, puntano i riflettori sulla necessità di nuove digital skill e intelligenza emotiva.
Gli ultimi dati dell’indice annuale DESI sul grado di digitalizzazione dei paesi europei mostrano che c’è ancora molta strada da percorrere. Infatti, solo il 56% dei cittadini europei possiede competenze digitali di base e solo circa un terzo quelle superiori. Entrano in gioco i dati della Salesforce Economy: secondo la società di analisi IDC, Salesforce e il suo ecosistema di partner – tra cui XCC – creeranno globalmente 9,3 milioni di nuovi posti di lavoro e 1,6 trilioni di dollari in nuovi ricavi entro il 2026. In Italia la Salesforce Economy porterà alla creazione di 34 miliardi di dollari di nuovo fatturato e 93.300 nuovi posti di lavoro.
La pandemia da un lato ha accelerato l’innovazione con il lavoro ibrido e da remoto ma anche nuovi modelli di apprendimento, da qui il bisogno di migliorare il proprio stile di vita accompagnato dalle conseguenti dimissioni. Per questa ragione XCC ha deciso di implementare il proprio organico in ambito HR, introducendo una nuova e importante figura nel ruolo di Talent Acquisition e Development Manager.